lunedì 15 settembre 2014

Iniziò tutto con un principe e un castello

Mah, non so da dove iniziare.

Avete presente quando sentite parlare di una serie talmente tanto da suscitare per forza di cose la vostra curiosità? Ecco, ovvio che si. 
Beh a me è successo con la serie "La selezione" di Kiera Cass. 
Non lo avessi mai fatto. 
Complice la copertina (obiettivamente quelle cover sono veramente carine eh? *argh*), dopo un anno di resistenza ho finalmente deciso di acquistare il volume mettendo da parte letture decisamente più "pesanti" e dai toni più impegnati, perchè si ogni tanto fa bene staccare il cervello no?
Questa non sarà una recensione dai toni molto positivi, ci sono parecchie cose che mi hanno fatta innervosire e non poco ma.. bando alle ciance, shall we begin?

The Selection
Autore: Kiera Cass
Titolo originale: The Selection
Genere: Distopico/Romance
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Anno: Marzo 2013
Link: Goodreads ; Buy it
Trama:
Uno spettacolo sfavillante come un diamante. Una competizione feroce come la vita. Un gioco pericoloso come l'amore. Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare?

Nella grande nazione di Illèa, nata dopo le ceneri della Quarta guerra mondiale, i cittadini sono divisi in caste che partono dall'1 fino ad arrivare ad 8. 
Essere un 1 vuol dire che fate parte della casa reale (si, in questo futuro esiste la monarchia *facepalm*), essere un 8 vuol dire che non ve la passate bene. Per niente direi. 
America è una 5: fa parte della casta degli artisti, pittori, scultori, cantanti e.. America Singer canta, e lo fa anche dannatamente bene.
Segretamente innamorata e fidanzata con Aspen Leger, suo vicino di casa, sogna di poter avere un futuro con lui e fin qui non ci sarebbero problemi se non che il ragazzo è un 6 (sposarsi con qualcuno di una casta inferiore non è cosa ben vista) e la Selezione è dietro l'angolo. 
Nella Selezione, un reality show in tutto e per tutto, 35 ragazze competeranno fra di loro per conquistare il cuore del giovane principe di Illèa, Maxon Schreave, e diventare così anche la futura regina del paese.
Quando America sarà scelta tra le 35 giovani promesse la sua vita sarà scombussolata da capo a piedi, non solo perchè si trasformerà di diritto in una 2 ma anche perchè si dovrà trasferire nel magnifico palazzo reale dove tra feste, cibo delizioso e ricevimenti la sua vita prenderà una piega decisamente inaspettata..

America, America! 
Una ragazza acqua e sapone a cui non importa nulla della Selezione, che vuol costruire un futuro con il ragazzo di cui è perdutamente innamorata, raggiante all'idea di una vita perfettamente normale.
Mi piaceva America. 
E anche all'inizio il libro non sembrava male, mi incuriosiva. 
Poi è successo l'inevitabile: Aspen, la notte prima dell'annuncio delle 35 finaliste, lascia America perchè "dovrei essere io a provvedere per te, non il contrario". Tutto questo perchè la poveraccia gli aveva portato da mangiare. Nonsoncosechecapitano.
Quando entra a palazzo, riluttante come poche, mi piaceva il suo non lasciarsi incantare come le altre ragazze, il suo scherzare con Maxon (che comunque ho trovato essere un ragazzo adorabile!) e l'essergli amica, i loro messaggi segreti. Mi piaceva anche l'idea di un paese diviso dalle forze della ribellione, tra quelli che combattono contro la monarchia in modo pacifico e quelli che la vogliono distrutta nel peggiore dei modi. Sembrava veramente avvincente insomma, si poteva pure chiudere un occhio su questi re e regine.
Ma ovviamente non è accaduto. Io non ho visto nulla di ciò che mi aspettavo! Mi aspettavo momenti di tensione, mi aspettavo un libro un pò più concentrato sull'aspetto politico, sull'oppressione esercitata dal re sulle caste. Un mondo in cui sei destinato già dalla nascita a lavorare in un certo ambiente, a dover coltivare per forza certe passioni, meriterebbe certamente di essere approfondito. E' un mondo di cui invece non vediamo le sfumature perchè tutto si concentra sulla Selezione, esclusivamente.
Ci viene detto che Illèa è nata dopo la Quarta guerra mondiale, ci viene raccontato molto superficialmente dei ribelli del Nord e del Sud, ma niente viene approfondito. L'universo della Cass rimane così terribilmente ovattato da trasformare il libro nella banale storia di una ragazzina il cui cuore è diviso tra due ragazzi. 
Ma si sa, a volte bisogna prendere le cose per quello che sono e, se vi piace l'idea, nell'andare avanti troverete comunque una lettura piacevole. Vi sembrerà di sentire gli echi dei tacchi su marmi chissà quanto preziosi e di indossare favolosi vestiti, di sorridere per le telecamere e di competere contro temibili e amabili ragazze provenienti da ambienti molto diversi. Chi spinta dalla fame, chi dall'orgoglio o dall'arroganza di poter sempre vincere a qualsiasi costo.
The Selection non è una distopia nel vero senso del termine e la Selezione non è gli Hunger Games.. ma forse non fa male a nessuno. 

Personaggi: 6
Trama: 6
Ambientazione: 5,5
Sviluppo: 4
Giudizio finale: Un'occasione mancata (sempre che ci fosse un'occasione)

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